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Artist: Grafton
Location: Columbus, Ohio, U.S.A.
Line-up: Lou Poster (guitar, vocals), Donovan Roth (bass, slide guitar on track 6), Jason McKieran (drums, backing vocals)
Album: Blind Horse Campaign
Label & Pubblication Year: Dead Canary Records, 2003
Tracklist: I've Been Lookin' / Sinker / Pour Like It Rains / Sumbitch / The Day They Ran Us Out Of Town / The Captain And Big Muskie / Down The Road / Slowpoke / Visible Signs / Fine, Good, Go / Lord Baltimore
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Nel 2003 Dead Canary Records immette sul mercato questo "Blind Horse Campaign", lavoro di 3 fuorilegge provenienti da Columbus (Ohio) chiamati Grafton. Il trio aveva esordito nel '97 con l'omonimo CDEP autoprodotto, seguito poi dal debut full-length del 2001 su Derailleur e dal 7'' "Sumbitch" del 2002 edito da Derailleur/Diaphragm. Entrare nel mondo dei Grafton significa semplicemente raggiungere un universo fatto di sporco rock'n'roll, nel quale confluiscono la furia del punk, una meno evidente urgenza garage, dinamitarde evoluzioni batteristiche, accenti tipicamente blues, venature country. Tante sfumature che vanno dritte in una sola ed unica direzione, fatta di abrasivo e rumoroso rock'n'roll, capace di donare uno sfrenato divertimento nella mezz'ora abbondante di questo "Blind Horse Campaign". Schiacci "play" e via, arriva "I've Been Lookin'", fatta di chitarre grasse e potenti, di ritmi rubati al garage d'autore e di brevi inserti noise sui quali si distendono le intossicate linee vocali di Lou Poster, a volte affogate da effetti tipicamente lo-fi. In "Sinker", l'irresistibile crescendo e gli arrembanti ritmi del refrain vengono alternati a strambi breaks che potrebbero essere definiti come psycho-country. "Sumbitch" è iniettata di forti dosi di blues, e nei frangenti più ruvidi mi ha ricordato tanto Danko Jones quanto Billy Butcher. Si prosegue con l'arrembante cavalcata di "The Day They Ran Us Out Of Town", figlia elettrificata e distorta di atmosfere a là Muddy Waters, la quale ci prepara al breve strumentale, dai toni acustici e dal forte sapore country, titolato "The Captain And Big Muskie". Ma già con "Down The Road" si torna ad ingurgitare una forte dose high voltage attitude, prima del muscoloso slow blueseggiante dall'eloquente titolo "Slowpoke", nel quale la chitarra di Lou Poster innalza trame a dir poco ipnotiche. "Visibile Signs" può rievocare una versione più ruvida e diretta del grande John Spencer & The Blues Explosion, per passare poi attraverso il pesante incedere, dal sapore vagamente boogieggiante, di "Fine, Good, Go" e concludersi sulle note di "Lord Baltimore": virulento garage con una venatura sommersa a là Johnny Cash. I Grafton sembrano non dimenticare nulla, partono dalle radici per rivestire il tutto con una carica esplosiva di prim'ordine, senza nemmeno peccare in originalità, dato che il loro stile rimane riconoscibile ed abbastanza personale. Poche volte capita di ascoltare bands capaci di alzare al massimo il volume e di mantenere il sound grezzo e iper saturo senza perdere il contatto con un approccio di classe, privo di inutili ruvidezze tanto fumo e poco arrosto. I Grafton suonano in definitiva grande rock'n'roll, e vi posso assicurare che non sono poi in molti a riuscire a farlo come loro. Per chi ama: Danko Jones, Billy Butcher, John Spencer & The Blues Explosion, etc. questo "Blind Horse Campaign" è senz'altro un bocconcino prelibato. I Grafton saranno in Italia nel mese di Febbraio non perdeteveli!

Note: per essere al corrente delle loro probabili date primaverili in Italia o per ascoltare un loro mp3 visitate Evil Bitch 666, se siete pigri cliccate sul seguente link e mettete le casse "a palla": Listen to "I've Been Lookin".

Recensione realizzata da Bruno Rossi

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